giovedì 17 luglio 2008

La strada è quella ma bisogna riempiere le buche

Dopo lunga assenza forzata da un esame di istologia e dalla necessaria vacanza che mi sono concesso dopo l'esame, rieccomi qua che mi trovo a dover tirare le somme di questo esame di informatica.
Con certezza posso affermare che questo è sicuramente un esame fuori dal coro, che poggia le sue basi su idee di impeccabile successo ma che si ritrova ad essere acerbo nella sua struttura. Dunque quello che voglio fare in questo post è cercare di dare qualche spunto per migliorare, fare quella che si chiama critica costruttiva.
In primis credo che nel corso sia mancata una vera e propria parte informatica!!
Quello che sapevo lo sapevo di mio e non ho avuto nessun vantaggio da questo esame, l'uniche cose che ho scoperto è stato il mondo di twitter programma sicuramente utile per conoscere e condividere ma che di informatico ha veramente poco.
Seconda critica, la completa assenza di controllo dell'operato, nel senso chi assicura che questo blog sia realmente mio e che non sia qualcun'altro a farlo per me?? l'onesta di ognuno di noi?? io sono uno che ha fiducia negli altri mah.....
Terza critica, i metodi di giudizio che cercano di dare un ordine a qualcosa di assolutamente disordinato, dare un voto ad un blog mi sembra cosa assai ardua, nonostante il suo sforzo di costruire una tabella dei valori e dei metri di giudizio credo che anche per lei sia stato dura dare un voto a un qualcosa dove ognuno scrive quello che gli pare. Magari tenere un blog può essere una parte dell'esame ma che deve essere sostenuta da qualcosa di più concreto.
Chiudo qua le mie critiche, con le quali ripeto, non voglio distruggere nulla ma solo dare degli spunti di riflessione per migliorare.
La strada è quella ma bisogna riempire le buche.

lunedì 2 giugno 2008

Mugello '08 che spetacolooooooooooooooo

Sabato pomeriggio un'idea malsana mi giunge, trovo il mio amore che mi asseconda ed ecco che lo spettacolo inizia!!!
Due di notte con l'x max ci mettiamo in cammino per il mugello dove 110000 persone con le due ruote nel cuore si sono radunate!!!
Arriviamo in mezz'oretta scarsa da lontano cominciamo a sentire il pungente odore di benzina, un bagliore velato e i primi accamapati. Trovato un posto per parcheggiare, impresa non facile anche se ero su due ruote, inizia l'avventura, o meglio prima la ricerca di qualcuno che fosse come noi senza biglietto, e poi l'avventura!
Amici avevano detto che per entrare dovevamo passare dal bosco, e così cominciamo ad inoltrarci, tutto sempre più buio, il fango si alza, i cespugli cominciano a nascondere il sentiero, da lontano sentiamo dei rumori:guardie o "amici"? ci avviciniamo cautamente e scopriamo che loro saranno le nostre guide. Ci addentriamo sempre più, siamo in piena natura, la natura più selvaggia, ma se alzi la testa dalla parte giusta vedi là in lontananza la civiltà più smodata che impazza e si scatena a suon di motori. Dopo un'oretta di cammino ecco la il tanto bramato passaggio uno stretto pertugio tra le lamiere, lanciamo gli zaini dall'altra parte e dopo essersi assicurati che nessuno controllasse è il nostro turno, scavalchiamo e siamo finalmente nella terra tanto bramata!! Corriamo per altri 100 metri a testa china per evitrare il faro che illumina a giorno l'ultimo pezzo di prato che ci divide dalla festa ed eccolo il MUGELLO CHE NON DORME!!!
Siamo catapultati in quella che è la rappresentazioni di una passione multietnica multicolore che unisce tutti nel segno delle due ruote e dei motori ruggenti!!!
Ovunque sentiamo il forte tuonare di moto da corse, di motorini rigorosamente senza marmitta, e chi per necessita non ha potuto portare il suo mezzo rimedia con motori da motosega o motori estratti da camion con attaccato un megafono che sputa fiamme. I barbecue sono accesi ovunque, musica di ogni genere si alza ovunque forte di quelle casse che solo chi sa veramente divertirsi può avere. Da tutto ciò rimaniamo un pò storditi, ma come tutte le cose incredibili ci vuole poco ad ambientarsi, e cominciamo a girare, a destra gente che cerca di saltare la spazzatura con una moto da cross a sinistra gente che da gas con bolidi per far scoppiare la benzina davanti discoteche, ogni angolo ha il suo perchè!
5 di mattina, albeggia nessuno ha chiuso occhio perchè al mugello NON Si DORME e se per caso te lo dimenticassi a ricordartelo passano con ronde di motorini senza marmitta persone munite di megafono e con tasso etilemico al limite del barcollo ma non mollo!!
Oggi è il giorno delle grandi gare, dalle nove i motori di quelli che sono i moderni gladiatori si accenderanno e mangeranno l'asfalto, ma intanto la fame si fa sentire, aumentata da un intenso odore di pasticceria che si diffonde per tutto il ciruito, e per i più deutch si sente anche quello di crauti e wurstel da buttare giù con birra!!
Lo speacker comincia a parlare saluta i 110000 appassionati venuti da tutto il mondo per vedere il più bel circuito di tutti e eccoli scendono in pista, 125 prima, 250 dopo, e in fine moto gp con il loro rumore inconfondibile, terribile ad orecchio non interessato sinfonia per chi li ama.
Finite le prove del mattino iniziano le gare ma quelle non ve le racconterò il risultato già lo sapete, l'italia al primo posto in tutte e tre le gare!!!
Vi racconterò di quello che invece era la folla perchè è questo quello che colpisce chi segue dal vero una gara! Ogni curva accende passione, ogni sorpasso è un boato, la folla ama prima lo sport e poi il pilota ed è così che nello stesso posto possono stare sostenitori di tutti i piloti e di tutte le moto insieme senza bisogno di una rete che li divida come nel calcio. Non si creeranno mai tafferugli perchè li si amo lo sport, e lo spettacolo!
Durante la gara l'emozione è tanta oserei dire densa, visto la folla, un crescendo che parte dalle 125 e arriva agli ultimi giri della gp dove tutto il pubblico, nonostante ci siano 40 gradi e nonostante non abbia chiuso occhio, è li tutto in piedi, chi ha la trombetta la suona, chi no grida e fischia pronti a saltare di la dalla rete per invadere il podio!!!
MUGELLO 08' ROSSI C'è NOI PURE, E I BIGLIETTO????
Grazie a chi mi ha seguito e mi ha fatto divertire da matto!!!

domenica 27 aprile 2008

Pub med è un motore di ricerca limitato al campo medico sceintifico, basato sul peer-review. Tale programma rappresenta un'ottima fonte di ricerca per noi futuri medici in quanto non solo, permette di compiere ricerche sui vari tipi di patologie ma anche di mantenersi sempre aggiornati. E l'aggiornamento, si sà, in un campo come la medicina che è in continua evoluzione, è un requisito fondamentale!!!
L'utilizzo di tale programma risulta abbastanza intuitivo, semplificato ulteriormente dai video presenti nel tutorial.
Per iniziare una ricerca basta digitare la parola d'interesse sulla barra search e per evitare di ritrovarsi con migliaia di risultati cercare di sfruttare al meglio la ricerca avanzata che permette di limitare il campo di ricerca. Per esempio personalmente mi sono cimentato nella ricerca di patologie visive in particolare la miopia, trovando interessanti articoli su come venga adesso curata tramite operazioni laser.
Un consiglio per chi avesse problemi ad usare questo programma:su wikipedia si trova alla parola pubmed un interessante articolo che spiega passo passo come utilizzare questo programma

martedì 22 aprile 2008

conferenza "I have a dream"

Oggi martedì 22 aprile, al cubo, si è tenuta una conferenza dal titolo "I have a dream".
Tale conferenza aveva come tema centrale il rapporto tra alunni e insegnanti ed in particolare di come questo rapporto dovesse diventare qualcosa che vada ben oltre al freddo rapportarsi tra un insegante sul piedistallo e un alunno che lo ascolta lontano milioni di miglia. Il messaggio, il sogno è quello di poter instaurare un rapporto di mutua collaborazione, dove l'allunno affascinato dalla materia e dal professore maturi un interesse che lo porti ad un dialogo costruttivo con il professore il quale riesce così a migliorare il suo metodo di insegnamento! E chi non ha mai sognato una cosa del genere?
La risposta è fin troppo facile, ma vorrei sapere chi davvero ha mai avuto esperienza di qualcosa che si potesse avvicinare a questo sogno?
Quanti hanno assistito a lezioni che svicolassero dai binari della lezione frontale?
A tale proposito vorrei raccontare una personale esperienza.
Primo giorno di prima liceo, entra un uomo sulla sessantina, capelli lunghi bianchi, passi lenti che trasformarono pochi metri in chilometri, sguardo pungente filtraro da grandi occhiali quadrati rossi, si siede, dà per scontato che noi sappiamo chi sia, ci scruta per qualche altro secondo trasformato da un silenzio assoluto in ore, e dice:"io e voi non saremo mai amici". Così si presentò a noi il professore di filosofia, un uomo che ricorderò sempre. Quel giorno mentì, negli anni la distanza che aveva marcato con quell'esclamazione si ridusse sempre di più e si trasformò in un vero e proprio rapporto che altro non potrei definire se non amicizia. Ogni lezione la viveva ci metteva qualcosa di suo, e mettendoci qualcosa di suo scendeva dal piedistallo e così catturava la nostra attenzione. Seguire qualcuno che si può vedere da vicino è più facile che seguire un lontano professore onniscente che si proclama su "uno scalino più in alto". E così io con questo professore che è innamorato della sua professione e che credeva in noi studenti che ci stimava forse sono riuscito a vivere parte del sogno!

mercoledì 9 aprile 2008

Compito numero 6

Martedì 8 aprile al cubo qualcosa di diverso è accuduto.
Una ventata di vita, finalemente qualcosa che fosse al difuori dagli schemi!!!
Ormai avevo perso la speranza che in quell'aula, da quel palco potesse accadere qualcosa in grado di farmi ridere, divertire e al tempo stesso riflettere. Credo che un vero medico debba, prima di tutto, prima di sapere a memoria milioni e milioni di ossicine, muscoli e paroloni, conoscere l'"uomo", sapersi rapportare con esso. Dunque, quella che si dovrebbe respirare all'interno del cubo dovrebbe essere un'aria di solidarietà, e non un frenetico arrivismo !!!! Penso che l'iniziativa di "m'illumino d' immenso" sia molto importante, in quanto non solo permette di donare un sorriso a persone malate ma soprattutto perchè è in grado di insegnare qualcosa che nessun libro può fare. Imparare ad entrare in contatto con l'animo delle persone stabilire un rapporto più profondo e personale che vada oltre la fredda analisi scientifica. Si dice che un sorriso allunghi la vita, io ci credo!

martedì 25 marzo 2008

I computer in famiglia : prospettive per una migliore qualita' del tempo privato ?

Le prestazioni del computer, per sua origine, non sono concepite per una fruizione facile anzi derivano da
investimenti fatti per dominare compiti complessi e selezionati.

Malgrado la ridefinizione in termini di costo e disponibilita' dei computer, simili ormai ad altri dispositivi
di uso privato e malgrado le suggestioni sociali, che ne incentivano l'impiego nel tempo privato,
il computer si mantiene ancora intrinsecamente ostico.

Le ricette suggerite per la fruizione dei computer nel privato prevedono un mix di funzioni,
che comprendono videogiochi, nuovi modi di comunicare, facilitazioni nella gestione di conti bancari o acquisti esotici,
consultazione di ingenti quantita' di informazioni e notizie e sulla rete aiutati da "oracoli di ricerca" e
infine le innumerevoli forme di supporto alle attivita' creative, che potremmo immaginare di coltivare.

Se si mettono insieme tutte queste funzioni e si pensa ad un dispositivo che le realizzi ci si trovera'
ad immaginare un apparecchio che non assomiglia affatto al computer. Quanto e' piu facile leggere un
libro e magari sottolinearlo a piacere. Perche' per accendere il computer bisogna aspettare i suoi comodi ?
Perche' si incastra o perde i dati ? E il tempo per trovare e usare quello che il nuovo mondo offre dove lo guadagniamo ?

Il nuovo potenziale comunicativo e creativo ci impone ancora un uso asimmetrico del tempo.
Dove sara' la macchina a venirci incontro e dove saremo noi a rimodellare la nostra concezione del tempo privato?

martedì 11 marzo 2008

Oggi vi voglio parlare del parkour: Il parkour, abbreviato in PK, è una disciplina metropolitana nata in Francia agli inizi degli anni ‘80. L'art du déplacement (arte dello spostamento) e le parcours (il percorso) furono i primi termini utilizzati per descrivere questa forma di allenamento. Il termine parkour fu definito da David Belle e dal suo amico Hubert Koundè nel 1998 . Deriva da parcours du combattant (percorso del combattente), ovvero il percorso di guerra utilizzato nell'addestramento militare. Rispetto alla parola parcours, Koundé sostituì la "c" con la "k" per suggerire aggressività, ed eliminò la "s" muta perché contrastava con l'idea di efficienza del parkour. I praticanti del Parkour sono chiamati "Traceurs".
Lo scopo del parkour, quindi, è spostarsi nel modo più efficiente possibile. Per efficiente si intende: sicuro, semplice e veloce. Per distinguere cosa è parkour da cosa non lo è basta pensare ad una situazione di fuga: tutto quello che può tornare utile per fuggire è parkour.
Ma le parole non bastano per comprendere cosa sia davvero e dunque nel mio blog trovate quelli che sono i video migliori di David Belle che vi saranno utili a comprendere cosa sia davvero questa nuova pratica che sempre di più si sta diffondendo!!!!!